Luci e ombre dalla legge di bilancio per il settore scolastico. Il sindacato della Uil Scuola analizza l?ultimo passaggio approvato da Palazzo Widmann con una preoccupazione. ?Come si pu? pensare di far dirigere una scuola a chi ? stato a capo solo di organi amministrativi e non ha mai messo piede in una scuola come insegnante?? si chiede il segretario regionale della Uil Scuola Rua Marco Pugliese.
Il riferimento ? il passaggio, in legge di stabilit?, che crea una passerella verso la formazione professionale da tutti gli uffici provinciali e viceversa. ?I dirigenti devono essere insegnanti perch? nelle scuole si fa didattica. Ci vogliono professionisti che abbiano una qualche preparazione pedagogica. Almeno cinque anni dietro ad una cattedra rappresentano, a nostro avviso, il minimo per poter accedere a ruoli dirigenziali di questo tipo. La scuola non ? e non sar? mai un ufficio amministrativo qualsiasi?.
E qui si entra in un altro argomento piuttosto complesso: l?organizzazione dei lavoratori della scuola all?interno dei comparti provinciali. ?Abbiamo elaborato uno schema che ? ambizioso ma sicuramente pi? coerente di quello attuale con quanto viene effettivamente svolto nelle varie mansioni?. Pugliese, a questo punto, disegna la struttura. ?La Provincia dovrebbe creare un maxi settore legato all?educazione raggruppando le scuole statali, provinciali dell?infanzia, l?alta formazione e l?universit?.
Al suo interno si andrebbero a creare dei comparti specifici dedicati proprio alla scuola statale, alla scuola provinciale, all?universit? con l?alta formazione, alla scuola dell?infanzia e anche al settore amministrativo con mansioni scolastiche?. Oggi non ? cos?? ?No, le insegnanti della scuola dell?infanzia, per esempio, sono in tutto e per tutto inserite nell?intercomparto degli amministrativi. Ora, ? del tutto evidente che svolgono un lavoro diverso da una segretaria o da un?impiegata in un ufficio provinciale. Perch? non dovrebbe essere riconosciuta questa diversit? anche dal punto di vista dell?organizzazione del lavoro??. D?accordo ma cosa cambierebbe nel concreto? ?Che l?intero settore educazione, cos? composto, avrebbe un suo bilancio e una sua autonomia gestionale molto pi? coerente e omogenea rispetto a quella attuale. Migliorerebbe la pianificazione evitando l?eccessiva frammentazione che c?? oggi?.
L?ultimo aspetto riguarda un dibattito aperto recentemente su un fronte strettamente didattico:?la modifica dei programmi di storia nella scuola primaria in modo da inserire alcune nozioni fondamentali del ?900. ?Siamo sostanzialmente d?accordo?con questa proposta che rappresenterebbe un?innovazione positiva ed interessante?.
(fonte: https://www.bznews24.it/bolzano/bolzano-attacco-uil-come-puo-dirigere-una-scuola-chi-non-ha-mai-visto-una-classe/)