“In Alto Adige, talvolta, si verificano ingerenze politiche che vengono accettate come prassi senza colpo ferire. È il caso, per esempio, del bando ai voti sotto il 4”.
Il sindacato UIL Scuola RUA rimette i docenti dove dovrebbero stare: al centro di questo processo decisionale. Fino a prova contraria, infatti, sono loro che assegnano i voti.
“Quella dell’assessore provinciale Philipp Achammer – le parole del segretario regionale Marco Pugliese – è, a nostro avviso, un’invasione di campo. È il collegio dei docenti che dovrebbe imporsi una valutazione minima qualora lo ritenesse opportuno per migliorare la didattica. Il metodo scelto dalla Provincia, invece, è stato quello di calare dall’alto una decisione prima dell’estate nella speranza di imporla con un sostanziale silenzio dovuto alla sospensione delle lezioni di queste settimane e dalla Maturità che fagocita l’attenzione mediatica sulla scuola in questi giorni. Resta, però, un’imposizione autoritaria che decide deliberatamente di ignorare l’opinione di chi con i voti lavora tutti i giorni”.
Non sarebbe tardi, tuttavia, per aprire un canale di dialogo. “Chiediamo ad Achammer di aprire un tavolo o quantomeno di organizzare un incontro con le sigle sindacali per discutere di didattica con chi se ne occupa. I veri titolari di questa decisione”.