Si chiama insegnante prevalente e, nel linguaggio comune, viene indicato come “maestro unico” alla scuola primaria. Si sta, però, trasformando in un pericolo per la qualità della didattica nelle classi altoatesine. A lanciare l’allarme è il sindacato regionale della UIL Scuola con il segretario Marco Pugliese: “Le scuole che lo stanno adottando sul territorio non sono poche ma va detto chiaramente che sono scelte che inficiano molto la qualità dell’insegnamento e che meritano una riflessione un po’ più ampia. La reintroduzione di questa figura è stata sciagurata perché ha letteralmente polverizzato la preparazione tematica degli insegnanti sulle singole materie”.
Optare per un docente prevalente non è un obbligo. “Assolutamente no ma è un vizietto molto diffuso e assurdo considerando il contemporaneo taglio dei docenti che è sotto gli occhi di tutti. Parlano tutti di investimenti nella scuola per aumentare la qualità e, nella realtà, assistiamo a classi più numerose con docenti che si occupano di più materie in maniera più superficiale. Il tutto con l’assurda convinzione che insegnare oggi italiano e matematica sia come farlo negli anni Ottanta passando con disinvoltura da una all’altra. Magari aggiungendoci pure la parte in tedesco. La contraddizione è lampante: la formazione è tutta orientata verso una maggiore specializzazione e poi la scuola pubblica fa l’esatto contrario prediligendo l’accumulo in quantità senza badare alla qualità”.